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Si è tenuta questa mattina, nel sala della Piccola Protomoteca in Campidoglio, la conferenza stampa di presentazione della 19ª edizione della Roma Appia Run, organizzata dall’ACSI Nazionale in collaborazione con ACSI Italia Atletica e ACSI Campidoglio Palatino, con il patrocinio di Ministero della SaluteIstituto Superiore della SanitàCONIFidal, Roma Capitale, Regione Lazio, Consiglio Regionale del Lazio, Parco Regionale dell’Appia Antica e Soprintendenza speciale dell’Appia Antica. La prova, ideata da Roberto De Benedittis, vedrà al via circa 6.000 concorrenti divisi sulle due distanze di km. 13 e km. 4, su uno dei percorsi più amati dagli amanti del runner, l’unica gara unica al mondo che si corre su ben 5 pavimentazioni diverse: asfaltosampietrino, basolato lavicosterrato e per finire la pista dello Stadio Nando Martellini alle Terme di Caracalla.
   

«La Roma Appia Run - le parole di Roberto De Benedittis, ideatore della manifestazione -, giunta alla diciannovesima edizione, è diventata una fra le gare più amate del panorama podistico nazionale. Ma non solo, infatti anche quest’anno, confermando il dato che ci sorprese un po’ nella passata edizione, abbiamo moltissimi stranieri in rappresentanza di ben 27 nazioni che hanno deciso di venire a correre a Roma su questa  strada meravigliosa che è l’Appia Antica. La grande novità di quest’anno è il ritorno del passaggio su Via di Porta San Sebastiano. Erano davvero oramai diversi anni che per una serie di problemi ci era impedito di percorrere questo tratto di tracciato davvero particolare. Abbiamo raccolto l’invito di Roma Capitale e così abbiamo deciso di ripristinarlo nonostante il passaggio un po’ stretto visto l’elevato numero di concorrenti, ma  è un tratto molto bello e caratteristico che porta al passaggio sotto il favoloso Arco Di Druso. Una novità dal punto di vista scenografico che potrà essere apprezzato non solo dai runners ma anche dagli operatori e dai fotografi, chiamati a dare spazio alla loro creatività nel riprendere la corsa. La gara conferma un livello tecnico molto elevato soprattutto per ciò che concerne gli atleti italiani ma quello che vorrei sottolineare l’invito a tutte le famiglie con bambini  di venire sabato pomeriggio sulla pista rinnovata dello Stadio delle Terme di Caracalla per far partecipare i loro figli al Fulmine dell'Appia».Anche Angelo Diario, presidente della Commissione Sport di Roma Capitale, ha preso la parola: «Sono molto felice di rappresentare l’amministrazione di Roma Capitale e patrocinare questa storica, in tutti i sensi, gara che coinvolge migliaia di atleti, romani e non. Sono positivamente colpito dal Fulmine dell’Appia, il prologo dedicato ai più piccoli che trovo un’iniziativa davvero lodevole per avvicinare i più piccoli allo sport e in particolare all’atletica. E anche io ne approfitterò portando mio figlio di 2 anni a gareggiare sabato pomeriggio sulla pista del Nando Martellini». Il saluto di Fabio Martelli, presidente di Fidal Lazio: «Voglio rivolgere il mio più sentito ringraziamento agli organizzatori della Roma Appia Run perché in questo periodo dell'anno è molto difficile organizzare gare di alto livello con un calendario così affollato. Ma l’Appia Run si conferma, dopo la Roma-Ostia e la Maratona di Roma, il terzo fiore all’occhiello di Roma per questo inizio di 2017. Siamo entusiasti per la sensibilità dimostrata da Roberto De Benedittis per l’attività giovanile partendo anche dai più piccoli con il Fulmine dell’Appia, un’iniziativa che come Comitato Regionale della Fidal riteniamo molto importante per l’avviamento all’attività sportive dei giovani». E per chiudere, le parole di Cristina Chiuso, delegato Coni della Provincia di Roma: «La Roma Appia Run è una grandissima gara della quale evidenziamo due aspetti  importanti: il primo è la promozione del territorio, con la possibilità offerta ai concorrenti di correre sull’Appia Antica, una delle zone più belle e affascinanti di Roma; il secondo è la promozione dell’attività sportiva per i giovani partendo dai bambini attraverso l’iniziativa del Fulmine dell’Appia».

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